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Scale

(tratto da "Teoria e pratica sulle scale, intervalli ed abbellimenti")

 

Nel nostro sistema musicale, nel genere diatonico, con il termine di SCALA si indica una successione ascendente di 7 suoni per gradi congiunti, con la ripetizione, all'ottava superiore, del suono di patenza, il quale ne stabilisce la tonalità (tale suono viene infatti denominato TONICA).

Le scale diatoniche possono essere di due MODI:

MODO MAGGIORE e MODO MINORE

Scale di modo maggiore

Da una breve analisi della scala di DO Magg. possiamo facilmente osservare la distribuzione di 5 toni e 2 semitoni diatonici fra i gradi III-IV e VII-VIII (si chiama GRADO ogni suono della scala).

Nel formulare le scale, di qualsiasi modo, l'allievo non potrà sbagliare nel disporre le note sul pentagramma, in quanto i gradi, dovendo essere congiunti, ne obbligano la disposizione una dopo l'altra.

Per formulare la scala di RE Magg., per esempio, ecco come procedere in maniera ordinata:

Partendo dal RE scrivere tutte le altre note:

Segnare con i numeri romani i gradi e 2 ponticelli fra i gradi III-IV e VII-VIII:

Quindi procedere ad analizzare i toni ed i semitoni tra un grado ed il seguente ed aggiungere le eventuali alterazioni sempre alla nota successiva e mai alla precedente:

Procedendo in questo modo l'allievo avrà così ridotto al minimo le possibilità di sbagliare.

ESERCIZI

Comporre le seguenti scale:

(per altri esercizi vedi "Teoria e pratica sulle scale, intervalli ed abbellimenti")

 

Scale di modo minore

Le scale di modo minore sono relative a quelle di modo maggiore, in quanto presentano in chiave le stesse alterazioni di queste. Ogni scala di modo maggiore ha quindi le sue relative di modo minore. Attenzione, parlo al plurale in quanto i modi minori sono più di uno, ed esattamente tre:

bullet

modo minore naturale

bullet

modo minore armonico

bullet

modo minore melodico

Le scale di modo minore distano dalle scale di modo maggiore di un intervallo di sesta maggiore o di terza minore discendente. L'allievo però non ha ancora trattato gli intervalli, pertanto, per risalire alla scala del modo minore relativo, gli basterà sapere che la tonica di questa è il VI grado della scala di modo maggiore.

Es.: quali sono le scale minori relative di LA Magg.?

VI grado di LA Magg. = FA diesis

scale minori relative di LA Magg. = scale di FA diesis

Nel determinare il VI grado della scala maggiore, l'allievo faccia ben attenzione, in quanto, l'esperienza me lo insegna, egli si limita solo a contare 6 note dalla tonica e non tiene conto delle eventuali alterazioni. Nell'esempio precedente, infatti, non è raro avere come risposta FA anziché FA diesis!

Modo minore naturale

La scala minore naturale, come da una breve analisi di quella relativa di Do Magg., cioè LA minore naturale, presenta i semitoni tra i gradi II-III e V-VI. Anche questa scala al discendere è uguale all'ascendere.

Una formulazione rapida della scala minore naturale è possibile all'allievo se vi applica le stesse alterazioni della scala maggiore di cui è relativa. In questo modo può evitarsi ancora una volta quei "complicati calcoli" dei toni e dei semitoni.

Se ad esempio vogliamo comporre la scala di MI min. nat., ricordando che la scala di SOL Magg., di cui è relativa, ha in chiave soltanto il FA diesis, possiamo facilmente scrivere:

ESERCIZI

Negli esercizi seguenti l'allievo componga le scale maggiori a partire dalle note indicate ed accanto le scale minori relative ad esse.

(per altri esercizi vedi "Teoria e pratica sulle scale, intervalli ed abbellimenti")

Modo minore armonico